Dal blog di Luigi Santoro
Nei primi mesi del 1961
don Renato mandò una lettera al settimanale “Oggi” per chiedere un aiuto ai
lettori di tutta l’Italia a favore delle orfanelle della Casa di Carità. Tutti
aspettarono per settimane che la lettera apparisse. In verità, sembra, non fu
mai pubblicata, così le orfanelle decisero di scrivere al direttore, Emilio
Radius, per esprimere il proprio disappunto. Il direttore, accortosi
dell’errore, per rimediare pubblicò la lettera che segue, che ebbe i suoi
effetti, perché molte persone mandarono le offerte, e don Renato ringraziò tutti
con una successiva lettera che ho già pubblicato su questo blog nel dicembre
2011.
Signor direttore,
sappiamo che tempo fa il reverendo don Renato Maria
Cosentini (nostro fondatore e direttore) le rimise una lettera-supplica da
pubblicare sul suo autorevole settimanale e in nostro favore. Ogni venerdì è una
delusione. Sappiamo che, appartenendo alla Calabria, povera terra, abbandonata
dal governo e dagli uomini buoni, forse solo cara a Dio, non avremmo ottenuto
nulla di buono, ma avevamo tanta fiducia nel suo settimanale... A insaputa ora
del nostro direttore, le scriviamo almeno per conoscere il perché di tale
trattamento e anche per non attendere oltre invano.
Ci scusi, capisca il nostro stile, signor direttore,
siamo orfanelle, povere creature innocenti, private delle gioie più legittime
della vita, qui raccolte e sfamate, e la nostra cultura non supera quella media
di una scolaretta elementare.
Scandale (Cosenza) – Le
orfanelle della Casa di Carità
Risposta del
direttore
Figliuole mie, scusatemi.
Le richieste di aiuto sono tante: e a volte abbiamo l’impressione di abusare
della bontà dei nostri lettori. Ma forse il torto è nostro, un torto di uomini
di poca fede. Pubblichiamo la vostra lettera, dopo avervi mandato un piccolo
segno di solidarietà e di simpatia. Da oggi voi ci siete particolarmente
care.
“OGGI”, Anno XVII, n° 12, settimanale di politica,
attualità e cultura – 23 marzo 19 61